Se sei disabile totale, in condizioni di gravità (art.3 comma 3) e di emergenza abitativa conclamata;
Oltre che dalla ASL, anche dai vari sopralluoghi effettuati dai tecnici del comune (dalle immagini sotto-allegate, fatta eccezione per la inabitabilità determinata dal mancato rispetto di misure ed aerazioni necessarie per una corretto vivibilità, si possono vedere infatti i gravi danni cagionati all’immobile, dalle varie infiltrazioni d’acqua e dalla conseguente insorgenza di muffa) ed in attesa della assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale privo di barriere architettoniche:



e chiami lo stesso comune di residenza perchè durante la notte, l’acqua venuta giù a causa delle condizioni meteo avverse ed infiltratasi in vari ambienti della tua abitazione, ha provocato una seria invasione dell’acqua in una superficie abbastanza ampia (due intere stanze per più di un dito di altezza) e, ti serve aiuto per poter aspirarla e rendere le stanze (cucina e bagno) di nuovo praticabili, soprattutto per i vari bisogni fisiologici e per le varie procedure farmacologiche che richiede la grave patologia sofferta e, ti senti rispondere via whatsapp in questo modo (sotto-riportato); beh, lasciatemi esprimere il mio grande rammarico e la mia grande delusione su come viene percepito ed interpretato il senso dell’assistenza e del supporto alle categorie più deboli. Ancor più grave secondo me, appare la assoluta mancanza anche di una semplice telefonata, atta ad accertare il superamento della situazione nel tempo intercorso dal mattino della chiamata, al mattino del giorno seguente. Che tristezza!
NOTA:
- L’acqua che ha invaso la cucina, risale dalle piastrelle e dal battiscopa (quindi non c’è modo di arginarla)
- L’Acqua che ha invaso il bagno (completamente interrato), scende dal soffitto e scola giù proprio sopra il lavandino ed il wc
Dalla cronologia dei messaggi (immagine sotto), si evince che dopo due ore di silenzio dalla chiamata iniziale effettuata alle 07,48, ho chiesto se vi erano novità e la risposta è arrivata dopo quasi ben 3 ore!
PS: Un grazie ai più di 240 voti ricevuti nel mio articolo pubblicato sulla testata online fainformazione.it
Un sentito ringraziamento Al Presidente AISM della sede territoriale di Rieti Tiziana De Santis che, oltre ad essermi vicina ed a supportarmi in questo difficile percorso, alle 21,35 del 15 DICEMBRE, ha mandato due soci AISM: Sandro e Giancarlo a mettere in salvo (mentre già tutta la superficie veniva invasa dall’acqua che risaliva dalle piastrelle) tutto il materiale presente all’interno dei mobili presenti nel cucinino/tinello (seminterrato) e procedere allo spostamento del frigorifero nel piano terra permettendomi così di poterlo mettere in sicurezza e tutelare i farmaci (interferone) entro-contenuti. Grazie di cuore! Senza il loro tempestivo intervento, oltre alla compromissione di tutto il mobilio presente, avremmo subito danni ancor più importanti.
NOTA: Desidero evidenziare, a chi cerca di plasmare la realtà secondo le proprie linee guida, con l’obbiettivo di sminuire o di annullarne gli effetti; che vi sono tre possibili tipi di realtà:
- Una realtà di comodo
- Una realtà di circostanza
- La realtà incontrovertibile ed univoca
Ad emergere sempre e comunque, è la realtà vera ed univoca; quella che al di là di tutte le parole e le possibili interpretazioni di convenienza e/o di circostanza, sarà suffragata da atti, documenti, prove documentali, affermazioni e certificazioni (magari dimenticate o mai prese in seria considerazione: dormienti, sino a quando non vengono date in analisi)

Immaginate IL SILENZIO surreale che prevale alla fine di un terremoto devastante che ha distrutto tutto ciò che ha incontrato durante il suo cammino! Ecco; esattamente con lo stesso inverosimile e surreale epilogo si è manifestato l’operato della Amministrazione Comunale e dei Servizi Sociali del territorio (nei confronti della mia emergenza abitativa da disabile totale). Parole e fumo negli occhi; questi sono gli eventi che hanno sovrastato, dominato e contraddistinto l’intera vicenda!
Come altro descrivere tutto ciò se non con le classiche promesse da campagna elettorale?
Ah no; a pensarci bene; c’è un altro modo per descrivere tutto questo!
Come promettere ad un bambino di dargli un bel regalo per poi, confezionargli una bella ed accattivante scatola vuota! (prendendosene gioco). Eppure, mantenere la promessa fatta rappresenta (in questo caso, è meglio usare il condizionale: rappresenterebbe) il cardine ed il pilastro dell’impegno del buon padre di famiglia e quindi dello Stato, nel garantire il benessere, la collaborazione, l’interattività e la serenità dei suoi cittadini. Vorrei ricordare un proverbio arabo che dice: “Una promessa è una nuvola; l’adempimento è la pioggia”. La parola mantenuta irriga, nutre e porta vita. I falsari invece, lasciano i terreni aridi di speranza e privi di crescita.
Uhmmmm, Nord,Sud, Ovest, Est, ormai ovunque vai si sono tutti livellati verso il basso
Solo con i fatti Redgerry, solo con i fatti. Con le parole, con le affermazioni di circostanza e con i rapporti con gli altri Enti preposti e le Autorità territoriali, i livelli palesati, improvvisamente si pongono ai vertici dei valori umani
Mi vergogno di essere italiana!!!!