Evidenziamo subito che coloro che fuggono dalla guerra e dalla devastazione sono i profughi veri ed inconfutabili!
Partendo da questo semplice presupposto, si giunge subito alla conclusione che coloro che arrivano dall’Ucraina, sono un intero popolo in fuga, oltraggiato, ferito, umiliato, impaurito e stremato.
Ecco perchè secondo me è doveroso distinguere tra migrazione opportunistica, economica e di intenti e quella scatenata dalle guerre e/o dalla oppressione. Chi fugge dalle guerre (quelle vere, non quelle ideologiche), fugge dall’oppressione, dalla devastazione, dal terrore, dalla repressione e dalla disperazione. Lasciandosi alle spalle la propria casa, la propria quotidianità, i propri affetti e parte della propria stessa esistenza. Appare quindi conseguenziale che se non si parte da questa considerazione; filtrando e ripartendo risorse e disponibilità economico/logistiche, il risultato sarà quello di generare diseguaglianza e disparità tra coloro che approfittando di opportunità e generosità umana e caritatevole, ne traggono ricchezza e benefici e tra coloro che fuggendo da calamità e guerre, ne sono i veri e gli unici meritevoli destinatari!
Assolutamente vero!
L’accoglienza ora sembra essere un business e come tale viene gestito.
Anche la guerra verrà sfruttata come evento eccezionale, quindi molto e non per molto.