Le norme ci sono, quello che manca è la loro applicazione
Sono ormai trascorsi diversi anni da quando, nel 2008 fu realizzato il testo unico sulla sicurezza del lavoro (Dlgs 81/08) con tutta una serie di regole ed obblighi da seguire durante tutte la fasi delle attività lavorative, comprendenti anche formazione ed addestramento per le diverse figure professionali presenti in Azienda. Ciò nonostante, ad oggi, non si riesce ancora a far rispettare le regole necessarie a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e ad evitare le cosidette morti bianche.
Basta farsi un giro sui tantissimi cantieri (soprattutto edili) aperti nel nostro territorio, per verificare che nella maggior parte dei casi:
– Non viene rispettato l’uso del casco protettivo;
– Spesso si lavora senza guanti e senza mascherina, anche su cantieri dove si maneggia eternit e sostanze aggressive;
– Spesso mancanza la presenza di una vera e propria installazione della cassetta di pronto soccorso
– Spesso gli estintori in dotazione a fabbriche ed edifici a rischio incendio, non vengono controllati e verificati con la dovuta attenzione
– Spesso, la realizzazione dei ponteggi non rispetta tutti i crismi prestabiliti;
– Nei lavori in altezza, manca spesso l’imbracatura protettiva
– Visite mediche periodiche svolte senza alcuna cadenza prestabilita
Tutto questo contribuisce a far sì che negli ultimi dieci anni, siano morte ben 13mila persone.
Eppure ad ogni tragedia assistiamo al continuo e ciclico ripetersi di dichiarazioni di sdegno, di incredulità e di protesta dei Sindacati e dei rappresentanti delle istituzioni che si auspicano che questo lungo elenco di morti possa interrompersi.
applicare la legge significa mandare in galera qualcuno e farcelo restare
Beh, se questo serve a salvare delle (molte) vite, pazienza!
Verissimo, purtroppo le tasse in italia (Almeno alle piccole imprese) impongono un risparmio su tutto, i clienti se risparmi su manodopera e materiali poi ti chiede i danni……quindi il risparmio lo fanno altrove, dove i rischi alla persona aumentano ma aumentano le possibilità di poter portare la cena a casa.
Sembra retorica passata ma molte realtà anche al mondo d’oggi vivono così e poi sono sempre loro i malcapitati.
Poi uno pensa all’articolo 1 della Costituzione e legge……l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro. Li ti scappa da ridere🤣
Infatti, tasse a parte, non sono quasi mai le aziende costruttrici (che realizzano il loro lauto tornaconto sulle cattive condizioni di equipaggiamento dei loro dipendenti: e non solo) ma gli operatori!