Si parla tanto di disabilità, barriere architettoniche, inclusione sociale e tutele per le categorie più deboli e svantaggiate ma:
E’ sufficiente soffermarsi a guardare dove si trovano e come sono strutturati i tanti studi medici sparsi per la nostra penisola per capire che il divario tra quanto si dice e tra quanto viene effettivamente fatto, è davvero immenso. Mi sono limitato ad osservare solo 2 studi medici ubicati proprio nell’immediatezza del mio territorio, e solo inerentemente ad alcuni parametri.
- Il primo studio medico preso in esame, pur essendo ubicato in una stretta stradina secondaria, è a pochi metri da un ampio parcheggio dove si trovano anche alcuni parcheggi riservati ai portatori di handicap, quindi diciamo che in termini di parcheggio, offre discrete possibilità di trovare un posto auto. Il suo accesso però è impossibilitato ad un qualsiasi portatore di handicap agli arti inferiori per la presenza di 2 rampe di scale vecchissime, prive di antiscivolo e con l’alzata alta ben una ventina di centimetri (impossibile da fare con le proprie gambe disabili, ancor peggio con una carrozzina). La sala d’attesa pur essendo bella capiente è priva di condizionatore/scambiatore/purificatore d’aria per cui, se il disabile è affetto anche da qualche patologia respiratoria o autoimmune, appare palesemente alta la possibilità di essere esposto a vari rischi salutari!
- Il secondo studio medico preso in esame, si trova anch’esso a pochi metri da un ampio parcheggio dove però, mancano del tutto dei parcheggi riservati ai portatori di handicap e che quindi non garantisce affatto la possibilità di trovare un posto auto. Il suo accesso è davvero un’impresa titanica in quanto è delimitato da una rampa con una pendenza mostruosamente ripida che, richiede una presa ed un serratissimo ancoraggio senza alcuna distrazione da parte di un eventuale accompagnatore che può sostenere integralmente il disabile che ancora ha qualche piccola capacità di movimento e/o di trascinamento. La sala d’attesa è piccola (ci si può stare in una decina di persone sedute) e priva di condizionatore/scambiatore/purificatore d’aria per cui, se il disabile è affetto anche da qualche patologia respiratoria o autoimmune, appare palesemente alta la possibilità di essere esposto a rischi vari!