Social e privacy

Noi visitiamo il nostro profilo e Facebook consulta i nostri dati.

Il passato scandalo Cambridge Analytica che ha conquistato i titoli di molte testate giornalistiche mondiali; ci fa capire quanto sia grande e ramificata la condivisione e l’utilizzo dei nostri dati personali (si parla di 70 milioni di utenti coinvolti solo negli Stati Uniti) da parte di possibili competitor, attraverso le piattaforme social che utilizziamo tutti i giorni ed a tutte le ore.
Cosa raccoglie e cataloga Facebook:

– Dati personali: nome, cognome, data di nascita, sesso, rubrica (soprattutto se si ha la sincronizzazione attiva), orientamento politico e sessuale, titoli di studio, lavoro, avvenimenti, luoghi di lavoro, luogo dove si vive, luoghi visitati, rapporti di parentela (familiari dichiarati nel profilo o dichiarati dai nostri contatti nel loro profilo);
– Dati hardware: sistema operativo, browser, provider, indirizzo ip, posizione del mouse, eventuale smartphone utilizzato per l’accesso da mobile;
– Dati fisici: geolocalizzazione, posizione geografica e spostamenti;
– Contenuti: immagini, testo immesso, mi piace, video visti, video preferiti, notizie condivise, messaggi della chat, app ed estensioni, pagine visitate, tempo trascorso su ogni pagina/contenuto, acquisti eseguiti, gusti e preferenze

Tutte queste informazioni raccolte servono a Facebook per generare profitti e stringere accordi con Aziende e partner economici con lo scopo di :
– contestualizzare la visualizzazione di annunci pubblicitari mirati;
– i mi piace effettuati generano indici di gradimento;
– inserzioni pubblicitarie;
– l’utilizzo dei giochi e di molte applicazioni

Ma, come questo scandalo ci dimostra, possono anche essere usati (più o meno illecitamente) da malintenzionati per disorientare la nostra percezione della realtà, disancorandola dai fatti e dalle circostanze reali, per indurci alla creazione di concetti e pensieri fuorvianti con lo scopo di farci prendere decisioni e scelte orientate all’ottenimento di altrui interessi politici e/o economici e sociali.

Loading

6 commenti

  1. Molte volte basta “Parlare” di un determinato argomento con il cellulare in mano, che come per magia alla prima ricerca su google…..ti suggerisce proprio quell’argomento 🤔

    • L’aspetto più negativo di tutto questo siamo proprio noi a d integrarlo, nel momento in cui diamo l’autorizzazione a tracciarci ed a concedere l’utilizzo del microfono o della webcam senza rifletterci più di tanto, come se fosse un automatismo.

  2. Purtroppo è tutto vero. Nessuno ti regala nulla. Siccome la maggior parte delle persone è “social” c’è un prezzo da pagare. Non in denaro, sarebbe meglio, ma in Privacy che, non esiste e mai esisterà. La gente, va dove c’è gente come la pecora va dove ci sono pecore. Pensavamo di essere noi artefici delle nostre decisioni, ahimè non è così.

    • Siamo diventati troppo superficiali, Roberto. Clicchiamo su OK senza avere compreso cosa comporta;. clicchiamo su mi piace senza avere compreso il contenuto del post e diamo per scontato ciò che non dovrebbe assolutamente esserlo.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!