Affinchè non si ripeta mai più; quante volte avete sentito questa affermazione!
Il nostro Paese (o sarebbe meglio dire: la politica) sembra continuamente ostinato a non voler imparare a trarre insegnamento e diligenza dagli errori compiuti durante il suo cammino. Ad ogni catastrofe o evento di calamità naturale (ma che è quasi sempre derivante dalle nostre azioni dirette o indirette) infatti, si sentono ripetere ciclicamente e fatalmente sempre le stesse frasi:
– Era una tragedia annunciata (come nel caso dei tanti femminicidi avvenuti dopo innumerevoli denunce e perpetrati quasi sempre dai compagni o dai mariti delle vittime);
– Si poteva evitare (come nel caso di incidenti stradali e crolli di strutture ed edifici, dovuti a cause prevedibili ed evitabili come allagamenti, slavine e cedimenti strutturali);
– Si poteva salvare (se ad esempio, i soccorsi fossero arrivati in tempo o se le sue suppliche non fossero state ignorate);
– Si potevano limitare i danni (come nel caso di un cantiere che non rispetta le norme per la sicurezza dei lavoratori e succede l’ennesimo disastro);
– E’ mancata la giusta comunicazione della gravità dell’evento (come nel caso di allarmi meteo sottovalutati dagli organi locali che si fanno cogliere assolutamente impreparati all’evento9;
In tutto questo voler buttarsi dietro tutto ciò che ha provocato o è stato causa o concausa di tragedie ed eventi nefasti….
esattamente come chi nasconde la polvere sotto il tappeto. A farla da padrone, sono quasi sempre le solite polemiche post-evento che ci vengono propinate ogni volta che succede qualcosa di terribile. Un esempio su tutti è quello che succede ogni volta dopo il verificarsi di un sisma, anche di lieve entità, che procura danni a cose e persone.
Vero e sacrosanto, ma a differenza di altri paesi civilizzati in Italia nessuno paga…
Si fanno inchieste per mettere fumo meglio occhi e poi finisce tutto a tarallucci e vino.
Che schifo.
Purtroppo una tristezza vera e conclamata.
Basta vedere quello che è successo a Genova. A pagato qualcuno per il crollo del ponte?